Il termine di restauro o di risanamento conservativo indica gli interventi rivolti a conservare il bene e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli stessi elementi costitutivi del bene, ne consentano destinazioni d'uso con essi compatibili (art. 3 D.P.R. 6 giugno 2001)
In questa pagina vengono illustrati alcuni esempi di restauro volto a conservare il bene attraverso azioni preventive che assicurano nel tempo l'integrità materiale del manufatto per un riuso adeguato e sostenibile, e finalizzate alla valorizzazione del bene stesso. Al termine di tali operazioni improntate a rallentare o ad arrestare il degrado prevedendo anche la rimozione di materiale incongruo, l'equilibrio cromatico viene ricercato attraverso abbassamenti tonali sui risarcimenti eseguiti, mediante sovrapposizione di velature fino al raggiungimento delle tonalità di base contestualmente idonee, escludendo ricostruzioni di forme e volumi nel pieno rispetto dell'integrità dell'opera.